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Verso la svolta energetica con il fotovoltaico

In Svizzera la svolta energetica è realizzabile: secondo i risultati di una squadra di ricerca svizzera, è possibile rinunciare all’energia fossile e nucleare da qui al 2050. La tecnologia chiave è fornita dal fotovoltaico.

Nel mese di dicembre 2019, in Svizzera è stata disattivata la prima centrale nucleare. Altre seguiranno presto. La corrente svizzera è sempre più verde, nello spazio di trent’anni il nostro paese potrebbe addirittura raggiungere la neutralità delle emissioni di CO2. È quanto attesta uno studio quinquennale del Fondo nazionale svizzero al quale hanno partecipato più di trecento ricercatori. Secondo gli autori dell’indagine scientifica, alcuni ostacoli andranno ancora superati, in primis l’ancora carente accettazione della popolazione che, se da una parte si dichiara in maggioranza a favore della svolta energetica, dall’altra è ancora piuttosto recalcitrante a operare cambiamenti nella propria vita privata o a effettuare investimenti.

Eppure, una svolta energetica completa in Svizzera è uno scenario realistico. Concretizzabile solo con il contributo chiave del fotovoltaico.

Fotovoltaico tecnologia chiave

Già nel 2018, tre quarti della corrente svizzera provenivano da fonti rinnovabili, ma solo il 3% circa da impianti solari. Il potenziale dei tetti e delle facciate nel nostro paese è però enorme: se tutti gli edifici idonei venissero sfruttati, la produzione di energia sarebbe superiore al fabbisogno complessivo in Svizzera. Senza contare che in genere gli impianti solari incontrano meno resistenza rispetto per esempio alle centrali eoliche.

Per realizzare la svolta energetica, occorre dunque guardare al fotovoltaico. L’investimento conviene, in quanto gli impianti solari vengono ammortizzati per lo più dopo pochi anni, e quasi ogni tetto si presta a ospitare i pannelli. Si tratta inoltre di una tecnologia che, a livello estetico e di efficienza dei moduli, compie costantemente passi da gigante.

Sistemi multienergia e tassa di incentivazione sul CO2

La squadra di ricerca svizzera autrice dello studio ha elaborato una strategia per l’attuazione della svolta energetica. Le raccomandazioni spaziano da una migliore informazione della popolazione a una tassa di incentivazione sul CO2 per le fonti di energia fossili, all’introduzione di sistemi multienergia, soprattutto in regioni rurali con elevato potenziale solare. Si tratta in quest’ultimo caso di un’infrastruttura decentralizzata allacciata alla rete generale e volta a ottimizzare l’utilizzo dell’energia.

Svolta energetica: il fotovoltaico è l’opportunità da cogliere

Le fonti fossili e nucleari si avviano all’esaurimento, con conseguente incremento dei prezzi. Al tempo stesso, quelle rinnovabili diventano più convenienti ed efficienti, e quindi sempre più concorrenziali. Per realizzare la svolta energetica, ognuno di noi è tuttavia chiamato a fare la propria parte. Con impegno, strategie intelligenti e lo sfruttamento del potenziale disponibile nel campo del fotovoltaico, la Svizzera ha un’opportunità realistica di aprire le porte a un futuro pulito.

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